giovedì 9 agosto 2018

L’attesa del cadavere inesistente

Immagine di repertorio

Dal comportamento dannoso di un’opposizione pretesa è possibile arrivare a tratteggiare le caratteristiche di un governo che, se finora ha goduto del beneficio del dubbio, adesso deve essere inquadrato e definito.

Qualche tempo fa mi ha fatto riflettere un commento a un mio post che criticava il mio disappunto per il comportamento dell’opposizione al Governo Conte. Il commentatore riteneva come sia una specialità della Sinistra radicale italiana criticare l’opposizione ai governi. In qualche misura penso sia vero, tuttavia per fare un’opposizione efficace, cioè da permettere di aumentare la possibilità di tornare ad essere scelto dalla maggioranza degli elettori, bisogna comprendere le caratteristiche del governo del quale si vogliono contestare le politiche. Altrimenti si rischia di replicare pere a zucchine. 

Se la strategia dell’opposizione in Italia è quella di aspettare che passi il cadavere, temo attenderà molti anni. Se l’auspicio, di chi ha voluto stare all’opposizione nonostante avesse i numeri per un accordo dii governo, è attendere che gli altri sbaglino dovrebbe richiamare il fornitore di pop-corn perché sarà una lunga attesa. 

Siamo difronte a una maggioranza formata da due forze politiche nuove, mai viste prima. Ad essere nuova è la loro strategia comunicativa, la costruzione della narrazione all’interno della quale creare problemi per poi risolverli. Ad essere nuovo è l’approccio alla cultura del Paese per modificarne l’identità. 
Spesso leggo commenti che ridicolizzano i leader delle due forze di Governo. Un approccio pericoloso che potrebbe portare molti danni. Se chi ricopre un ruolo di governo è considerato un incapace da chi lo dovrebbe contestare, il rischio è quello di sottovalutare il progetto che ha in mente. Non prendere sul serio chi rappresenta il potere esecutivo porta a non cercare una strategia per fare un’opposizione utile a rappresentare i valori che si ritengono positivi. 

Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono arrivati al governo utilizzando la stessa narrazione anti establishment: uno per credo politico, l’altro per convenienza; ma entrambi hanno lo stesso bersaglio. Ogni atto del Governo Conte è sempre presentato ponendolo in discontinuità con chi c’era prima rappresentato come establishment. E’ secondario se i loro atti provocheranno un risultato positivo o negativo, il tema non è questo: l’importante è che siano in contrapposizione con i predecessori.

In questo contesto le forze all’opposizione, invece di provare a ricostruirsi un immagine che possa fornirgli una diversa reputazione, insistono nel ruolo attribuitogli dalla narrazione di Salvini e Di Maio. 
La reputazione di cui gode questa opposizione, e della quale non sembra volersi liberare, non permetterà di far nascere un’alternativa valoriale, culturale all’attuale direzione politica.

E’ questo uno dei motivi per cui l’immagine dei popcorn avrebbe dovuto allarmare più di quanto ha fatto. Godersi lo spettacolo è certamente un’alternativa praticabile; ma, chi decide di intraprendere il ruolo di spettatore, deve essere consapevole che il cadavere da lui desiderato potrebbe non passare mai.

Nessun commento: