lunedì 28 maggio 2018

L'impeachment non esiste. Così come gli estremi per porre in stato d'accusa il Presidente Mattarella

Immagine del Palazzo del Quirinale

Se usassimo di più la lingua italiana per esprimerci capiremmo la gravità e l’infondatezza di certe affermazioni. Dalla scelta del Presidente della Repubblica di non accettare Savona nel governo giallo-verde, il Movimento Cinque Stelle ha affermato di volere chiedere l’impeachment per il Presidente Mattarella.

Nella nostra Costituzione il termine statunitense “impeachment” non viene mai citato; viene altresì citata un’altra formula che sancisce come il Presidente della repubblica possa essere posto in stato d’accusa a maggioranza assoluta del Parlamento “per alto tradimento o attentato alla Costituzione”. Come il lessico utilizzato sapientemente dai Padri costituenti evidenzia, la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica è un atto assai importante e denso di significato politico e istituzionale. Infilare il termine “impeachment” nei discorsi italiani non aiuta nell’identificare la gravità di certe affermazioni.

Se leggiamo attentamente il secondo comma dell’Articolo 92 della Costituzione dobbiamo invocare l’immagine della fisarmonica riferita ai poteri del Presidente della Repubblica. Ovvero, la Costituzione lascia moltissimi margini di azione al Capo dello Stato, tant’è che il testo non descrive quali siano i criteri che esso deve utilizzare per nominare i ministri. 
In questo contesto si fonda l’incredibile errore in cui stanno cadendo i Cinque Stelle. Accusare il Presidente della Repubblica di attentato alla Costituzione è un atto politico grave che, in questo caso, non trova appoggi giuridici. 

Scenario diverso sarebbe disegnato se le forze politiche avessero solo legittimamente criticato una scelta del Quirinale che, vista dal suo risvolto politico, può avere alcune questioni da dirimere come scritto in un articolo precedente. Ad esempio: è opportuno rimettere in discussione la formazione del governo per un singolo ministro che il Presidente della Repubblica avrebbe potuto monitorare in corso d’opera? Siamo sicuri che questa scelta del Presidente Mattarella non possa provocare una stagione ancor più peggiore di un governo con Paolo Savona al Ministero dell’economia?

Sono questi i quesiti che si possono porre. Aspetti politici presenti diversi da estremi costituzionali assenti per porre in stato d’accusa un Presidente della Repubblica.

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