giovedì 4 febbraio 2016
La più bella del mondo
Vorrei dire qualcosa sulla dichiarazione di Roberto Benigni nella quale ha esplicitamente detto che voterà sì al Referendum costituzionale.
Non nego la mia profonda delusione, ho sempre considerato Benigni un alto difensore della nostra Costituzione. Chi partecipa alle celebrazioni della Giornata della Memoria a Sasso Marconi, da due anni a questa parte, avrà sentito, all'interno dei miei discorsi, la citazione di un celebre spettacolo di Benigni: "La più bella del mondo".
Fino a qualche giorno fa sono stato convinto che questa citazione avesse un profondo significato, e soprattutto, chiaro; per questo l'ho sempre inserita nei miei discorsi ufficiali. A questo punto mi sento di spiegare pubblicamente cosa signifvica "La più bella del mondo" per me. Lo devo fare per rispetto a tutti i ragazzi che ho incontrato in questi due anni.
Ho conosciuto la Costituzione al liceo, durante le ore di diritto, anche prima avevo avuto modo di trattare l'argomento, ma al liceo in modo maggiore. La prima sensazione che ricordo è stata quella di leggere 139 articoli uniti da un filo conduttore, ogni articolo tira l'altro formando così una catena. Ricordo che mi spaventai un po' riflettendo sul fatto della sua possibile modifica.. Si tratta di un castello talmente perfetto che avrei paura a toccare; è un meraviglioso concatenamento di diritti, doveri, valori, equilibri che non avrei il coraggio di toccare.
Per me "La più bella del mondo" è tutta, non solo la prima parte; mi emoziono nel leggere con che equilibrio è disegnato l'assetto istituzionale; e mi spavento, mi imbarazzo, nel vedere con quanta leggerezza si stia riscrivendo. Mostrando i muscoli su twitter e facebook, perseguendo una strada pur ricevendo continui avvertimenti. Con un dibattito e un livello politico bassissimo, quasi come se si stesse facendo una qualunque legge ordinaria.
Ora, Benigni è un comico, gioca con i paradossi e con il sarcasmo. Dentro di me c'è la speranza che quella dichiarazione fosse sarcastica altrimenti sarebbe una profonda delusione. Dispiace dirlo ma stando ai fatti, Benigni può essere definito solo ipocrita. Non lo dico per offendere personalmente una persona che non conosco, ma è l'unica definizione possibile per chi, prima va sulla RAI portando un bellissimo spettacolo con il quale inevitabilmente si schiera, e poi dichiara di essere favorevole a una riforma che va contro i principi lasciati dai padri costituenti.
Continuerò sempre a pensare e a sostenere che abbiamo la Costituzione più bella del mondo, ma non lo scriverò più fra virgolette...
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2 commenti:
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Caro Fede, quanta ragione hai con questo tua precisazione che trovo giusta e puntuale visto il momento che stiamo vivendo dove tutti (per fortuna non tutti...) non esitano ad allinearsi al " main stream " ed a salire sul carro del vincitore (per ora!). Sono d'accordo sulla ipocrisia mostrata in questa circostanza. Andiamo avanti convinti di fare la cosa giusta ed il bene della Comunita' tutta. Io ci sono, un abbraccio Ubaldo
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