domenica 20 settembre 2015

Amiamo “la più bella del mondo”





Sono sinceramente preoccupato, e non lo scrivo per enfatizzare il post, ma perché questa è la sensazione che sto provando in questi giorni.
Quello che sta avvenendo in Senato è incredibile e inaccettabile: si sta modificando la Costituzione, l'asse portante dello Stato, l'architrave della struttura, a colpi di maggioranza con minacce terrificanti da parte del Governo.

Pochi giorni fa un fatto che dovrebbe fare riflettere noi cittadini, i giornali, gli opinionisti, la società civile di questo Paese: il Presidente del Consiglio avrebbe affermato: "se non abolisco il senato ci faccio un museo".
Pensavo che questo potesse accadere solo in un romanzo, invece è accaduto veramente. Palazzo Chigi ha poi smentito la notizia; tuttavia, il fatto che il re della comunicazione non sia tornato sul tema, la può dire lunga.
Per chi da un minimo di senso alle parole, questa frase è inaccettabile: un pugno alle istituzioni, una terribile mancanza di rispetto alla Carta e ai valori che sancisce. Per come concepisco io il ruolo pubblico, si può essere blu, rossi, verdi ma ci sono delle affermazioni indicibili per chi ricopre un ruolo istituzionale. Non so se bastino le scuse, se mai arrivassero.

E’ necessario soffermarsi anche su un'altra frase del "premier" che non ha avuto eco; tuttavia se la si analizza è forse più grave di quella sopra citata.
Renzi, in una conferenza stampa ha dichiarato che queste riforme sono desiderate da 70 anni. Ciò vuol dire che il "premier" crede che la Costituzione, "la più bella del mondo", sia sbagliata fin dalla sua nascita. Infatti, se si va indietro di 70 anni, si arriva nell'immediato dopoguerra, poco dopo la promulgazione della Costituzione.
Questo secondo me va detto, colpirà o no le coscienze.... A me, personalmente, ha spaventato molto e mi sono sentito toccato in valori in cui credo, su cui baso molte delle mie attività. Poi c'è sempre la scusa del "gufismo" che qualcuno potrà sicuramente utilizzare per interpretare questo post.

Credo che questo sia un momento storico molto preoccupante, difficile e pericoloso che ci potrebbe portare a scrivere mille saggi, mille articoli, mille interviste nel futuro su "quanto era bella". Però penso anche che, prima di passare a questo, si possa e si debba lottare per impedire l'irreparabile; ma non due mesi prima del referendum, se ce lo concederanno. Adesso è il momento di mostrare tutto il dissenso; adesso è il momento di fare informazione. Credo che sia adesso il momento di difendere la Costituzione nata dalla Resistenza, urlando tutti insieme che:
AMIAMO "LA PIU' BELLA DEL MONDO"


1 commento:

Gloria ha detto...

Anche io ho provato un brivido, perché anche a me è saltata...alle orecchie la frase sui settant'anni di attesa per cambiarla. Il fascismo non sono solo le bande nere, ma anche la smania di decidere da soli che cosa fare della vita di tutti gli altri. Sono anche rimasta sconcertata (ormai ho smesso di sconvolgermi) del fatto che nessuna testata, video o stampa che siano, si siano soffermati su questo punto: si fa fumo con la manovella su tutto, ma non si degna neanche di un'osservazione la frase più grave che potesse dire un capo di Governo italiano, al quale "voce dal sen fuggita" rende pienamente e inequivocabilmente conto di quale pasta sia fatto.