mercoledì 29 luglio 2015
Si sente male? La carta prego….
Il sistema sanitario nazionale italiano, il più amato e invidiato nel mondo, sta per essere smantellato pezzo dopo pezzo.
Il Senato ha votato la fiducia sul decreto “Enti Locali” nel quale il Governo ha inserito anche la riforma della sanità con la quale prevede 10 miliardi di tagli e l’americanizzazione del sistema sanitario. Mentre Obama tenta di portare gli USA verso un sistema sanitario simile a quello italiano, l’Italia va verso l’America distruggendo uno degli orgogli del Paese.
Con questo decreto si prevedono tagli per 2,3 miliardi nel 2015, altrettanti nel 2016 e nel 2017, massacrando un servizio che è stato sempre fonte dalla quale trarre risorse per finanziare altro; tutto questo in barba alla Costituzione che sancisce per tutti il diritto alla salute e il dovere dello Stato a garantirlo.
Il Ministro Lorenzin, Insultando l’intelligenza dei cittadini, ha dichiarato che si tratta di “razionalizzazione” e non di “tagli”; falso perché questa riforma non va a ridurre gli sprechi, ma a ridurre, fino a estinguere, i servizi e concorre a spalancare le porte alla sanità privata.
Il decreto prevede un tetto agli esami, visite specialistiche ritenute non necessarie dal Ministero; gli esami “non necessari” non potranno essere ripetuti nei cinque anni successivi all’ultima prescrizione; ai medici che sgarreranno sarà, per ora, decurtato lo stipendio ma si sta pensando a sanzioni.
E se per te è necessario ripetere più volte un esame? Paghi. In perfetto stile americano, le cure, le visite diventeranno a pagamento dimenticandosi dei malati cronici e di tutte le campagne di prevenzione attive in Italia. Si pensi per esempio alla prevenzione contro i tumori, molto spesso oggetto di campagne promosse dallo stesso Ministero della Salute, che invitano a sottoporsi a esami periodici. Dopo, chi potrà sostenerli? I ricchi, soltanto loro, che avranno finanze sufficienti.
E’ evidente che si creerà una situazione pericolosa in quanto lo Stato non garantirà più quello che consiglia e non garantirà neanche le cure necessarie. Sarà inoltre posto un tetto ulteriore ai giorni di degenza in ospedale, già ridotti al minimo indispensabile creando disagi per i pazienti.
Dopo aver annunciato una manovra fiscale scellerata che ridurrà l’attività politica degli enti locali, Renzi bilancia subito con questa riforma del sistema sanitario nazionale altrettanto scellerata. D’altronde, da un governo che non conosce il termine “welfare”, non ci si poteva aspettare nulla di diverso: non un investimento bensì una privatizzazione. Già, perché tutti i presupposti preannunciano uno smantellamento del sistema sociale.
Nel caso il decreto passasse anche alla Camera, nella piena arroganza del “premier”, addio al diritto alla salute che farà posto alla carta di credito.
Se questo significa essere “innovatori”, rivendico, pretendo l’appellativo di “conservatore” se, al contrario. significa garantire un welfare, investire su di esso nel rispetto dei diritti umani e della Costituzione.
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1 commento:
Caro Federico,sono completamente d'accordo con la tua analisi. D'altra parte da un governo che da subito si e'"marchionizzato e squinzizzato", cos'altro ci si poteva aspettare. E l'elenco delle scelte fatte in una specifica direzione piuttosto che verso una maggiore tutela dei cittadini e del territorio, e'lunga Assia parte dallo sbocca italia ed arriva agll'ultimo emendamento presentato sui risarcimenti da parte delle compagnie di assicurazione che punta alla loro riduzione con effetto retroattivo.
caro Fede mi sento conservatore come Te.
ciao un abbraccio,
Ubaldo
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