Il welfare deve continuare a essere un investimento e non una spesa. Soprattutto in momenti di crisi socio-economica, come quella che stiamo attraversando, è necessario un welfare solido e efficiente, a misura di persona, un welfare che continui ad abbattere le barriere fisiche e culturali.
Una società a forte etica sociale e una comunità socializzante:
la sfida per i prossimi anni è quella di contribuire alla costruzione di una società a forte etica sociale: un passaggio culturale che, certo non si compirà totalmente nei prossimi cinque anni, ma che è possibile iniziare. Sarà fondamentale coinvolgere il mondo del volontariato e dell’associazionismo istaurando una rete con l’Amministrazione al fine di creare una collaborazione positiva per l’intera comunità. Al fine di gettare le basi per l’introduzione di una forte etica sociale, bisogna progettare la città per permettere più momenti di socializzazione: la piazza, ad esempio, deve ritornare a svolgere il ruolo sociale che la contraddistingue; è di fortissima importanza attuare un’azione di rilancio della piazza al fine di recuperare la percezione del valore espresso da questo punto della città.
Lavoro:
la forte crisi socio-economica che stiamo attraversando pone il Lavoro al primo posto. Il fine che ci si deve porre è quello di supportare i lavoratori disoccupati, cassaintegrati, in cerca di una nuova occupazione ponendosi come scopo quello di restituire loro un lavoro dignitoso. Saranno indispensabili gli interventi di carattere economico assistenziale, comunali e distrettuali; un ruolo molto importante sarà ricoperto dai tirocini formativi grazie ai quali si contribuisce al reinserimento di lavoratori nel mondo del lavoro. Sfruttando l’occasione del riordino istituzionale è necessario puntare a rilevare le competenze, attualmente provinciali, in materia di Lavoro: lo Sportello Lavoro è uno degli strumenti di cui ci si deve dotare a livello territoriale per offrire un miglior supporto nel tentativo di rientrare nel mondo del lavoro. E’ presente la necessità di introdurre rilevazioni periodiche di quello che è lo stato del tessuto industriale territoriale e del tasso di disoccupazione al fine di pianificare con più precisione le politiche da mettere in campo.
Equità:
è indispensabile che si continui a contrastare l’evasione fiscale intessendo rapporti con l’Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza. In un momento storico come questo l’equità è fondamentale per il buon funzionamento della comunità. Si deve puntare inoltre sull’informazione per offrire a tutti i cittadini una panoramica di quali sono i servizi attivi.
Nuove povertà:
la crisi ha provocato nuove forme di povertà per le quali bisogna attrezzarsi e progettare servizi. Attenzione dovrà essere prestata alle famiglie monoparentali, monoreddito all’interno delle quali la situazione si può dire ancora più precaria. Sarà di fondamentale importanza creare le condizioni per poter contrastare gli sfratti per morosità, in questo momento ad un livello di frequenza elevatissimo. Va conseguito l’obiettivo dell’albergo popolare al fine di possedere uno strumento in più per affrontare i nuovi bisogno. In stretta relazione con il progetto dell’albergo popolare ci sarà il tentativo di attrezzare strutture del territorio per l’accoglienza notturna per i soggetti con la necessità di un posto caldo dove poter passare la notte.
Disabili:
ogni politica messa in campo deve avere come finalità il raggiungimento di una vita il più possibile autonoma. E’ indispensabile investire sul progetto “Dopo di Noi”, sul co-housing sociale, sui condomini solidali e su tutti quei progetti che permettano di sviluppare autonomie per una vita indipendente. Si deve proseguire il cammino dello sport per tutti al fine di consentire a tutti di svolgere un’attività sportiva piacevole senza barriere. Dotare al meglio le scuole degli ausili opportuni alla facilitazione delle attività didattiche per tutti.
Anziani:
la popolazione anziana è significativamente importante, è necessario rendere attivi gli anziani nella vita della comunità: Il contributo che possono offrire è immenso, all’interno del volontariato, all’interno del terzo settore. E’ molto importante utilizzare questa risorsa creando due binari paralleli sui quali corrano lavoratori del sociale e volontari che possono svolgere determinati servizi di grande importanza. Creare incontri di scambio intergenerazionale, curare gli ambienti delle case di riposo al fine di migliorare l’impatto con la struttura differente da un’abitazione.
Giovani:
sarà di grande importanza continuare ad investire sui ragazzi e le ragazze di questa comunità creando degli spazi di qualità all’interno dei quali possano esprimersi e autogestirsi: questo già si fa e dovrà essere mantenuto semmai migliorando la qualità. Una grande risorsa è il centro giovanile diventato ormai un luogo sacro per molti giovani cittadini sassesi. E’ necessario integrare gli spazi del centro giovanile con tutti i vari centri sociali di cui è ricco Sasso Marconi al fine di creare una rete organica dei punti di ritrovo. Una risorsa che andrà coltivata sempre di più è l’approccio dei giovani al mondo del volontariato e dell’associazionismo diffondendo informazioni, lavorando sulla comunicazione per fare arrivare a tutti i giovani cittadini la panoramica delle opportunità offerte. Va stimolato l’input sociale presente in molti giovani: va fatto per il benessere e l’equilibrio della comunità.
Si dovranno tutelare tutti gli importanti progetti che la comunità svolge in stretta collaborazione con la scuola. Investendo sui giovani posiamo un grande pilastro per il futuro della comunità.
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