sabato 26 gennaio 2013

Elezioni politiche 2013


Dopo tredici mesi di Governo Monti mantenuto in piedi da maggioranze al limite del reale, il 24 e il 25 Febbraio si vota ripristinando la fisiologia democratica del Paese. Dalla caduta del Governo Berlusconi fin adesso sono accaduti fatti molto importanti di cui si ha buona testimonianza dalla stampa e dai siti internet che si occupano, come questo blog, di informazione.
Tuttavia è necessario fare un po’ di chiarezza sulle formazioni che si troveranno sulle schede elettorali, quella del Governo Monti non è stata una fase tecnica, tutt’altro, si è rivelata una fase politica al cento per cento tant’è che ha scatenato conseguenze dirette sulle alleanze presentate alle elezioni.

La strana maggioranza che ha sostenuto il Governo di Mario Monti è stata composta da PD, PDL, scisso dalla Lega Nord, UDC, con l’appoggio di Gianfranco Fini e altri collocabili nel Centro. Questo è molto importante ricordarselo per comprendere il panorama politico che si presenterà alle elezioni.

Dicembre 2012: il PDL, durante una seduta alla Camera, revoca la fiducia a Monti; il professore si dimette dalla carica di Presidente del Consiglio segnando la fine del Governo Monti. Non è finita: pochi giorni dopo, per volontà dei centristi e una parte di società civile, Monti forma una lista con la quale concorrerà alle elezioni. Scelta Civica con Monti per l’Italia è una lista composta da membri della società civile che come programma ha adottato l’agenda stilata dal professore bocconiano; per la Camera concorrerà coalizzata ad altre due liste, FLI e UDC che dovranno correre senza il nome di Monti, bensì con i nomi dei rispettivi leader Fini e Casini. Invece per il Senato concorreranno unite con la dicitura “Con Monti per l’Italia”.

Lasciamo per un attimo il Centro per osservare la situazione a Sinistra tuttavia il nome di Monti ritornerà. PD e SEL sono ufficialmente coalizzate con Pier Luigi Bersani candidato Premier. In quest’alleanza si osserva una disuguaglianza fra i due partiti: il PD sta trascinando SEL, ed il suo leader, in prese di posizione senza tenere presente la sua linea politica. Il PD si sta avvicinando progressivamente al Centro di Monti trascinando con sé Vendola, fin dall’inizio all’opposizione del Governo Monti. In quest’azione scorgo una sperequazione del potere all’interno della coalizione Pd-SEL causata dall’aspirazione ostinata di Bersani, non dichiarata, di aprire un rapporto con “Scelta civica con Monti per l’Italia”.

L’atteggiamento di Bersani fa immaginare una futura alleanza con Monti, indubbiamente a volte il leader PD sembra distanziarsi dal Centro per poi riavvicinarsi di nuovo. E’ il segreto di Pulcinella: è facile pensare a una futura unione col Centro. Il quesito si pone spontaneo? SEL continuerà ad essere sottomessa dal PD, o reagirà staccandosi per continuare coerentemente ad attaccare Monti e le sue politiche? Questo dovrebbe incuriosire molto.

Fin ad ora abbiamo parlato del Centrosinistra, ma alle elezioni sarà decisiva anche Rivoluzione Civile: la lista formata da società civile e politici, sostenuta da: Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Movimento Arancione, Federazione dei Verdi e guidata da Antonio Ingroia candidato premier. Questa lista è una fra le novità delle elezioni 2013, contro il “montismo” e il “berlusconismo” si candida ponendo come principio cardine la Costituzione Italiana. E’una lista nuova che candida persone motivate a raddrizzare l’Italia attraverso una rivoluzione civile che applichi la lotta alla mafia per estinguerla, che applichi l’equità sociale, che preservi la scuola pubblica, la sanità pubblica, la ricerca e molte altre azioni per impedire la violazione dei diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana. Rivoluzione Civile rappresenta la vera Sinistra unita candidata per attuare un cambiamento radicale in Italia. Il PD si è rivelato attratto dal Centro di Monti con le risposte negative alla richiesta di alleanza da parte di Rivoluzione Civile che, per questo, ha chiuso le porte ai democratici dopo svariati tentativi di unione. Bersani ha dimostrato di non voler una Sinistra ma di voler sempre più trascinare il PD verso correnti centriste.

Passiamo ora al Centrodestra all’interno del quale, il ritorno del proprietario Silvio Berlusconi alla guida del PDL, ha riportato il partito alla vecchia gestione causando dei cambiamenti all’interno di esso. In particolare ha portato alla scissione dell’ala AN del PDL, che ha costituito una nuova lista: “Fratelli d’Italia”, la quale candida Premier Giorgia Meloni. “Fratelli d’Italia” rimane tuttavia coalizzata con il PDL e la Lega Nord, che dopo la caduta del Governo Monti si è riunita a Berlusconi.

Alle elezioni 2013 si presenterà anche il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che, forse per le nuove forze politiche candidate, ha perso consensi. Tuttavia rimane un movimento che con ogni probabilità siederà in Parlamento nella prossima legislatura. Non è possibile posizionarlo nel quadro Sinistra Destra; rimane ancora un movimento di protesta che, probabilmente per questo, non è collocabile in una delle due categorie.
Presumibilmente in virtù della nascita di altre liste più propositive e che non si limitano a criticare ma a portare idee, giuste o sbagliate, per migliorare il Paese il movimento sta perdendo consensi.
Gli ultimi episodi che hanno visto Grillo silenziare militanti del movimento a causa del loro dissenso sul comportamento del leader, hanno portato ad una disaffezione dell’elettorato cinque stelle in quanto non sembra più regnare la democrazia all’interno del gruppo capitanato dal comico genovese.

Non percepisco un panorama così confuso come qualcuno dichiara; è importante contestualizzare le varie liste per ottenere un quadro ben definito. Ulteriori ausili per, attuare un’azione di partecipazione cioè di scelta, attraverso una corretta informazione, del partito o della lista a cui si vuole dare il voto possono essere i siti web ufficiali sui quali sono pubblicati i programmi. Credo che sia una semplificazione assai troppo banale affermare la crisi d’indecisione a causa dell’affollamento di simboli presentati alle elezioni. A mio parere non si deve imputare l’indecisione alle molte forze candidate. E’ necessario informare di tutte le sfumature politiche presenti per trasformare il quadro confuso in un perfetto dipinto dal quale è possibile cogliere tutte le venature che permettono all’elettore di scegliere arrivando a conoscere la totalità della situazione politica.

Si parte sicuramente col piede sbagliato affermando che Destra e Sinistra non esistono più; per quanto mi riguarda continuerò sempre ad usare la distinzione appena citata perché credo che faccia parte del bagaglio storico di valori e ideologie intrinsecamente appartenenti ad ogni forza politica.
 

3 commenti:

Ausili per Disabili - Annalisa ha detto...

Quando vedo i nostri politici, mi vergogno di essere italiana.
La politica mi affascinava, fino a qualche hanno fà, ma ora ho preso le distanze.
Saluti
Annalisa Ferrante

Giber ha detto...

Anche io, come da commento precedente sono imbarazzato dalla politica. Spero altamente che Grillo con i suo movimento faccia un pò di piazza pulita.

Federico Feliziani ha detto...

Personalmente credo che ci sia un generalismo diffuso. Per come percepisco io la politica, i politici non sono tutti uguali: dobbiamo fuggire da questa idea di monoblocco politico da criticare indistintamente e senza sfumature. Non è tutto uguale. Vi potrei portare esempi di politici, amministratori i quali svolgono egregiamente il loro ruolo.
A mio parere è da troppo tempo che esiste la concezione del monoblocco unico; adesso sarebbe bene provare a staccarci da questa concezione per tramandare una cultura politica alle nuove generazioni,, fatta certamente di critica e riflessione, ma anche di distinzione.
Per rimanere sempre sul tema del generalismo cronico, quando si critica la Politica cosa si mette in discussione? La Politica, come arte della gestione, o i politici. I due termini secondo me sono radicalmente differenti; ho la senzazione che sia presente una distorsione: si critica la Politica, ma chi si vorrebbe criticare sono i politici. A mio giudizio è necessario emettere critiche, ma agli aspetti singoli, e non alla Politica come fosse essa l'oggetto da criticare.

Giber ha invocato il Movimento Cinque Stelle. Nonostante le critiche a favore che si possono emettere, io sono più vicino a quelle a sfavore. Non è possibile fare politica, nel senso di prendere decisioni, dal web. Il web è visitato da una percentuale minima di popolazione. In secondo luogo la figura di Grillo, come capo supremo che infligge le pene a chi osa dissentire dal suo pensiero, è un pò dittatoriale come sistema interno.
Io posso passare da visionario antico, ma non smetterò mai di amare i partiti di massa. Secondo me il partito di massa, come il PCI, è il modello perfetto per fare attività politica coronata da discussione, riflessione e votazione a maggioranza.
Grillo questo non lo fa, bensì espelle persone perchè gentilmente hanno manifestato la loro contrarietà a modelli di comportamento del leader. il Movimento Cinque Stelle mi fa un pò paura, sia per alcune sue idee, sia per il comportamento interno.