venerdì 7 ottobre 2011

Giù le mani dalla democrazia

Come sappiamo tutti l’Italia sta passando un periodo nero su tutti i fronti. A quanto pare questa situazione è presa in considerazione da tutti tranne che dall’unico in dovere di farlo. Il Governo Berlusconi non è preoccupato, ha sempre negato la crisi e adesso continua con i suoi minestroni “ad personam”: processi brevi, accuse contro i magistrati definiti “Comunisti” e adesso hanno ripresentato la legge “Bavaglio”, una legittimazione di quello che si sta facendo da tempo al Tg1, diventato ormai il telegiornale di partito. Questo è gravissimo, questo è una minaccia terribile alla libertà di stampa, alla libertà di comunicare quello che si sa. Ormai è assodato, questo governo fa il bene del suo leader, da quando è al potere non si è fatto un provvedimento destinato al bene comune, si sono fatte leggi a servizio di Silvio Berlusconi: un industriale rifugiatosi in politica dal 94 per evitare il carcere. Scusate se per un attimo ho scritto che dopo il referendum sul legittimo impedimento sarebbe cambiato qualcosa, non immaginavo che un uomo potesse sviare tutti i processi a suo carico, non potevo pensare che il signor Berlusconi continuasse a definire la magistratura come un complotto comunista. Adesso però non bisogna identificare la politica come un mondo tutto sporco, non bisogna buttare l’utopia perché è il motore che fa lottare ognuno di noi, se viene a mancare l’utopia non risolviamo nulla. Mi capita di sentire alcune persone che sono nauseate dalla politica a tal punto dall’astenersi dal voto; ci dobbiamo rifiutare al partito dell’astensionismo perché è la trascrizione in bella copia della frase “Mi fa schifo la politica, io penso a me”, questa frase ci dovrebbe fare tremare, ci dovrebbe fare interessare ancora di più alla politica per conoscere meglio i politici e i programmi che più ci possono rappresentare. Vi riporto le parole di una persona di cui ho molta stima: “Dopo che abbiamo pensato a noi stessi, chi fa le strade? Chi ci garantisce l’istruzione? Chi si occupa dell’economia? Chi ci garantisce la legalità? La politica” . Quindi questo ci deve spronare a documentarci maggiormente, a partecipare attivamente per aiutare a governare meglio la nazione.