Vogliamo per forza star da soli fra i nostri pezzi di mare, questo si capisce quando si vede ancora qualcuno che non tollera che la sua terra venga invasa dagli stranieri, sembra che sia sua, la sta pagando a rate da quando è nato.
Stiamo solo noi, la domenica giochiamo a briscola, il venerdì gnocchi e sabato tortellini, stiamo solo noi, stiamo così bene in Italia ma da soli, paghiamo il canone ma, attenzione, il progetto di accoglienza cosa lo paghiamo a fare?
Questo piccolo monologo è l’insieme di parole che mi capita di sentire frequentemente, mi fa tremendamente paura, la giustificazione è sempre “Sono anziani”, perché dobbiamo sempre trovare giustificazioni a tutti?
Il voto, un altro collegamento, anche se sono anziani votano, allora perché non discutere insieme, non è una giustificazione valida, è una risposta tangenziale per sviare la discussione. Se un milione vota Berlusconi mi potrò arrabbiare, se mi votano la legge Bossi Fini mi potrò arrabbiare o devo farmi dire che gli stanno simpatici?
Ogni pensiero è degno di essere discusso anche se lo fa un bambino, non possiamo trovare giustificazioni per ogni pensiero; gli stranieri vengono come noi andiamo, vengono per stare meglio, vengono perché pensano che sia un’isola felice; c’è la crisi ma noi compriamo venticinque radar a infrarossi per piazzarli sul mare, non abbiamo soldi però paghiamo chi aspetta le barche al porto per rimandarle indietro, paghiamo per scrivere una legge sull’immigrazione.
La famosa catena economica gira anche grazie alle persone straniere, le badanti che curano i nostri anziani sono straniere, i contadini braccianti sono stranieri, a Bologna è presente una catena di fruttivendoli tutti stranieri ma noi non capiamo che il futuro sarà la multi cultura.
Il primo Marzo 2011 è stato indetto uno sciopero a favore delle persone straniere. I lavoratori stranieri hanno il diritto di scioperare e chi volesse può unirsi a loro nello sciopero.
Io partecipo, perché non mi segui?
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