martedì 29 giugno 2010

Perdere tempo

Bologna non è sporca, è solo dipinta!
Proprio di questo parla questa poesia, della pulizia di Bologna. Faccio fatica a capire veramente da cosa bisogna ripulire Bologna.

Città dei piccioni,
città rossa,
città,
Bologna grande città,
grandi piazze,
grandi strade,
enormi portici dipinti da ragazzi,
dipinti per sfogare quella creatività,
città dipinta,
come fossero sporchi vogliono ripulire i muri,
ci sono parolacce,
ci sono,
meglio sui muri che in televisione.

Bologna, città meravigliosa,
la vogliono ripulire,
ripulire da una cosa che non da fastidio,
una cosa che,
non disturba:
i graffiti,
non disturbano,
non fanno male alla salute,
Bologna piena di smog,
“No pensiamo a ripulirla dai murale”,
perdere tempo,
perdere tempo perché non si sa che fare,
il commissario non sa stare con le mani in mano,
e allora,
giù con le pulizie di Pasqua,
fino ad ora non gliene era mai interessato a nessuno,
ma ora,
come degli annoiati,
stiamo facendo una cosa inutile,
tanto Bologna ha un commissario,
non ha più un governo
ma è come,
purtroppo,
un governo di destra.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E bravo Federichino! Apprezzai molto. Saluti dal tuo ex prof. Giovanni

Anonimo ha detto...

Ciao Chicco, sono papà; non sono assolutamente d'accordo con te su questo tema.. Il colore politico non c'entra è solo una questione di rispetto delle cose pubbliche e non. Sporcare con la vernice i muri dei palazzi, i momumenti, le serrande dei negozi è a mio avviso un'assoluta mancanza di senso civico. Ci sono altri modi per manifestare i propri disagi, scrivendo per esempio e non sui muri ma sui giornali, su cartelloni, volantini in qualunque modo, ma imbrattare, perchè la maggior parte dei graffiti sono porcherie, mostra solo una grande mancanza di rispetto verso le cose altrui, che in molti casi sono anche proprie perchè le paghiamo con i nostri soldi delle tasse.
Sono molto contento che finalmente qualcuno abbia preso al decisione di ripulire Bologna che è diventata uno schifo, e questo qualcuno non è un politico ma un commissario; sino ad oggi nessun governo di destra o sinistra aveva messo mano a questo problema ma non per dare spazio ai giovani ma solo per incapacità o paura di impopolarità. Vorrei vedere se stanotte qualcuno verniciasse tutta la la tua casa con scritte prive di senso ai più o con disegni anche belli... come la prenderesti? scommetto male. Allora perchè imbrattare un palazzo che non è tuo invece è un modo per esprimersi o per mostrare un disagio?
Il rispetto è una cosa molto importante.
Oggi per fortuna abbiamo al possibilità di poter esprimere il nostro dissenso verso chiunque in qualunque modo e verso chiunque. Sporcare la città non è mostrare un disagio è recare danno alla comunità.
Ciao Campione sono sempre felice di confrontarmi con te e anche se ci scontriamo su tanti argomenti sappi che ti stimo e soprattutto rispetto il tuo pensiero.
Ciao
Papà

Anonimo ha detto...

Caro Fede, sono il direttore dove tu sei parte integrante del giornale.
Vedi per me che sono di un'altra "epoca" osservare certi sfregi in quel di Bologna, mi stringe il cuore. Bologna con il suo rosso bolognese è spesso scarabbocchiata da streetwriter senza rispetto. Bologna con il suo caldo rosso dovrebbe rimanere illesa, ma purtroppo non è così. Ci sono alcune zone periferiche che sono degradate ...ecco dovrebbero realizzare spazi appositi per questi artisti delle bombolette (alcuni sono davvero bravi) in modo che con il loro colore potrebbero rivalutare il quartiere. M anon toccatemi il centro...il centro deve essere solo dipinto di Rosso Bolognese.
Ti abbraccio
Dalila

Anonimo ha detto...

bravo, Federico;
amministratori grigi, squallidi burocrati senza capacità di visione, che non vogliono o non riescono ad affrontare i veri problemi di questa città (che era accogliente e vivace, una volta), pensano di guadagnar credito con queste sciocchezze.
Già con l'ambizioso e infido sceriffo Cofferati si era andati in questa direzione; Del Bono ne aveva fatto poi un punto qualificante del suo programma! Si è visto poi che era più impegnato a convincere la sua ex a tacere (con un assegno) sui suoi favoritismi illeciti.
Ora torna all'attacco il gretto spirito "amministrativista" con la faccia della nostra nuova Podestà (diamo il nome giusto alle cose).
Badassero ad essere almeno dignitosi e saggi, questi quaquaraquà, e si occupassero di altro...
prof-di-filosofia