giovedì 28 gennaio 2010

Vedo dei barconi al largo

Questa poesia racconta di un uomo che vede degli stranieri cacciati via dall'Italia e rivendica di essere italiano.

Vedo,
Vedo,
Vedo dei barconi al largo,
sì. vedo dei barconi pieni di africani,
rumeni, pachistani,
che si allontanano dalla costa italiana.

Vedo dei barconi al largo,
allontanati dall’Italia,
come se fossero sassi sotto ai piedi,
come sassolini nelle scarpe,
lanciati via dall’Italia,
senza alcun rimorso,
in prima pagina sul giornale,
hanno fatto bene,
dicono la maggior parte dei cittadini,
governo impavido,
governo che vuole un paese senza tante etnie.
Accendo il televisore,
hanno fatto anche il filmino,
mi vergogno di avere la bandiera in casa,
tricolore,
strapperei tutti i vestiti con sopra la bandiera italiana,
non indosso più quel cappellino con il simbolo dell’Italia,
mi vergogno perfino di avere acquistato una bandiera per i mondiali,
la nascondo nell’armadio sotto a mille vestiti nella speranza di non rivederla più.

Ho visto dei barconi al largo,
che ritornano nella guerra del loro paese,
sulla mia carta d’identità vorrei cancellare la voce “Cittadinanza italiana”,
perché.
mi vergogno profondamente di essere italiano.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bella....
Elena

Anonimo ha detto...

Ciao Fede, è bello che tu riesca a esprimere questi pensieri...io davanti a certe immagini rimango ammutolita..
Una quindicina di giorni fa sono stata al cinema a vedere "WELCOME" dietro consiglio di tua mamma. L'argomento è simile a quello della tua poesia, il titolo amaramente ironico..
Penso che se saremo in tanti a provare a dire le cose che dici tu qualcuno dovrà pure ascoltarci e prenderne atto..dobbiamo solo cominciare! Io l'ho fatto stasera, grazie a te!
JO

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Bella. Ma forse non siamo in grado di accogliere tutti. In questo caso ci verrebbero servizi e tutela per tutti.

Per forza poi una buona parte delinquono.