Questo ragazzo non è visto bene dagli italiani.
Sono partito dall’Africa,
passo dopo passo,

sono arrivato in Italia.
Paese straniero,
come ero straniero io per gli italiani,
mia madre mi aveva detto che non esistevano paesi stranieri,
ladro, zingaro, truffatore, negro,
è così come mi vedevano gli italiani,
dicevano che io gli rubavo il lavoro,
io li truffo.
Così, un giorno mi sono trovato,
come un pacco,
su un barcone che mi riportava nella guerra dell’Africa,
guardavo quella penisola felice,
e pensavo
quello è un paese straniero,
perché,
non si merita neanche,
di stare al mondo.
3 commenti:
Caro Fede,mi piace molto il tuo pensiero! E' importante rivolgere l'attenzione proprio in questi giorni a chi non è bianco di colore, a chi non mangia panettone bauli intorno ad un tavolo pieno di ogni bene e che magari si trova al freddo, in mezzo al mare con nessuna prospettiva sicura di vita futura!
E pensare che il Natale ci suggerisce di accogliere i miseri e i "piccoli" della terra...chissà quando riusciremo a non aver più paura dell'altro diverso da noi...nel frattempo auguro Buon Natale a tutti! Un abbraccione Viviana
..Fede, perdonami, se anche per un solo istante ho pensato che la poesia non fosse tua.. Riesci sempre ad emozionarmi. Grazie.
Francesca
Federico risponde a francesca:
Non ti preoccupare, è un'esperienza nuova anche per me.
Fra un pò non ci credo neanch'io di riuscire a comporre poesie.
Ciao
Fede
P.S: Grazie dei complimento.
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